I TELESCOPI SCHMIDT-CASSEGRAIN

I telescopi Schmidt-Cassegrain (SC) sfruttano una configurazione ottica di tipo catadiottrico che prevede l’utilizzo di uno specchio principale sferico, uno specchio secondario ed una lastra di correzione asferica (lastra di Schmidt). La relativa facilità di costruzione degli specchi sferici, anche di dimensioni significative, ha favorito una notevole diffusione, a livello amatoriale, di tali strumenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Figura 1: schema ottico della configurazione Schmidt-Cassegrain.

 

I due telescopi SC installati presso l’osservatorio possono essere adoperati visualmente. A seconda del tipo di osservazione (planetaria, lunare, cielo profondo) è possibile fissare l’ingrandimento e la luminosità ottimale adoperando opportuni oculari . Lo SC da 30 cm è predisposto anche per l’utilizzo con macchine fotografiche (al fuoco diretto e in proiezione oculare), webcam e camere CCD.

Entrambi i telescopi hanno un rapporto focale f/10 e sono installati su montature equatoriali con motori che realizzano l’inseguimento siderale ed eventuali correzioni. Lo SC da 30 cm, in postazione fissa, è corredato di un sistema di puntamento passivo per mezzo di cerchi Lumicon Sky vector interfacciato con il PC.

Figura 2: telescopio Schmidt-Cassegrain da 30 cm di apertura f/10 su montatura equatoriale (ottica Meade, montatura realizzata su progetto di Mazzoni E., membro del GRA) 

 

Figura 3: telescopio Meade LX6 Schmidt-Cassegrain da 25 cm di apertura f/10.

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