Scoperte due Supernovae in una notte

            Novembre 2011: per la seconda volta, in un paio di mesi, sono state scoperte due Supernovae nella stessa sessione osservativa dedicata al programma di ricerca automatica dell’Osservatorio Astronomico di Monte Agliale, parte del progetto ISSP. Nella sessione del 17 novembre è stato ottenuto anche il più alto numero di campi distinti di galassie osservato in una sola notte: dalle 18 del 17 novembre alle 6.30 del 18 novembre il telescopio Lotti “ha lavorato” ininterrottamente realizzando bel 925 riprese digitali! In una di queste, ottenuta proprio nella prima parte della serata del 17 novembre, è stata individuata una PSN (Possibile Supernova) successivamente classificata dal CBAT come PSN J23181655+0015431. La possibile Supernova si trova nella galassia NGC 7589, una spirale nella costellazione dei Pesci distante circa  400 milioni di anni luce. Al momento della scoperta l’oggetto brillava con una magnitudine pari a circa 18.1.

 

PSN J23181655+0015431 in NGC 7589 = SN 2011hv

 

Continuando l’indagine dell’ingente volume di dati, “scremato” dalla routine di ricerca automatica, è stato individuato un secondo candidato, ancora più evidente. Questa volta l’immagine digitale è stata effettuata poco prima dell’alba e la galassia ospite è la piccola spirale MCG +11-12-23, posta nell’Orsa Maggiore. La PSN era evidentissima, essendo caratterizzata da una magnitudine ~16.2. 

  

PSN J09450355+6415366 in MCG +11-12-23 = SN 2011ia

 

Pochi giorni dopo la data della scoperta è arrivata l'attesa conferma spettroscopica, ancora per opera del gruppo di ricerca dell'Osservatorio Astronomico di Padova: gli astronomi S. Valenti, A. Pastorello, S. Benetti, L. Tomasella, F. Bufano e P. Ochner, utilizzando il telescopio Copernico da 182 cm di apertura con A.F.O.S.C., hanno appurato che entrambi gli oggetti sono Supernovae di tipo Ia. La PSN J23181655+0015431 è quindi  diventata SN 2011hv e la PSN J09450355+6415366 è divenuta SN 2011ia. Quest'ultimo oggetto, esploso in una galassia distante circa 300 milioni di anni luce, è stato individuato addirittura alcuni giorni prima del massimo di luminosità. 

 

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