Scoperte tre Supernovae in una settimana

Giugno 2014: la relativa stabilità meteorologica che ha caratterizzato, almeno per il momento, il mese di giugno, ha permesso la realizzazione di sessioni osservative sistematiche, secondo il programma di monitoraggio di galassie stabilito in ambito ISSP. Il conseguente risultato è costituito dalla scoperta di tre Supernovae in soli cinque giorni. Sebbene la discussione richieda maggiore spazio e attenzione, riteniamo che proprio la possibilità di operare continuativamente, notte dopo notte, favorisca il rate di scoperta, almeno da un punto di vista puramente statistico e in base ai criteri di selezione dei target da noi adottati. A testimonianza, seppure parziale, di quanto asserito  basta osservare che nel periodo invernale (da ottobre 2013 ad aprile 2014) abbiamo effettuato circa 15000 riprese digitali ottenendo una sola scoperta (SN 2014ap). Da aprile a giugno 2014 abbiamo realizzato quasi lo stesso numero di  immagini ma totalizzato ben sette successi (considerando anche tre prediscovery): il rate di scoperta è salito a circa una ogni duemila  immagini effettuate.

Le tre scoperte sono il frutto di altrettante sessioni osservative automatiche eseguite nell'ambito del programma MASACAS, parte del progetto ISSP; i segnali "sospetti" sono stati individuati grazie al software di analisi automatica delle immagini, oltre che per mezzo del consueto controllo visuale. Una volta ottenuti i dovuti riscontri abbiamo  immediatamente informato gli astronomi dell'Osservatorio Astronomico di Padova e ottenuto la temporanea classificazione degli oggetti come PSN da parte del CBAT. L'analisi spettroscopica realizzata nell'ambito del "The Asiago Transient Classification Program" ha permesso di accertare rapidamente la natura dei tre transienti. Al momento sono stati diffusi gli Atel di classificazione e siamo in attesa della pubblicazione delle relative CBET. Le scoperte sono state attribuite ai membri del GRA che si adoperano costantemente per l'attuazione del programma  MASACAS: F. Ciabattari, S. Donati, E. Mazzoni, G. Petroni, M. Rossi.

La Supernova PSN J17423216+6735418 è stata individuata la notte del 6 giugno nella galassia NGC 6456, distante circa 550 milioni di anni luce: in realtà il "target" era costituito dalla galassia NGC 6471 e, come si vede nell'immagine di scoperta, la galassia NGC 6456 si trova proprio al bordo del campo! Per fortuna NGC 6456 era presente anche nell'immagine di confronto e così il software di analisi automatica ha potuto individuare ugualmente la variabile. Si tratta di una "normale" Supernova di tipo Ia scoperta circa una settimana dopo il massimo di luminosità (Atel 6210). 

Discovery image della PSN J17423216+6735418.

La Supernova PSN J21151330+0211224 è esplosa nel "cluster" di galassie IC 1370, una formazione distante ben 680 milioni di anni luce. La magnitudine della variabile si aggirava, al momento della scoperta avvenuta nella sessione iniziata la sera del 7 giugno, attorno alla 17.5 e già questo lasciava presagire che potesse trattarsi ancora di una Supernova di tipo Ia: effettivamente l'analisi spettroscopica  ha confermato quest'ultima ipotesi precisando che la scoperta è stata effettuata, questa volta, alcuni giorni prima del massimo di luminosità (Atel 6214).

Discovery image della PSN J21151330+0211224.

L'ultimo oggetto (PSN J16554477+2615286) è risultato essere il più interessante: nella discovery image, ottenuta il 10 giugno, è emerso un segnale tanto evidente che, una volta esclusa la possibilità si trattasse di un asteroide, avremmo potuto subito inviare il "warning" su TOCP: abbiamo preferito essere prudenti e attendere quindi la notte successiva per realizzare immagini di conferma. La variabile si è rivelata essere una Supernova di tipo IIn (Atel 6226), caratterizzata da uno spettro dominato da intense e strette righe in emissione dell'Idrogeno, indicative di una probabile interazione tra gli ejecta della Supernova ed il mezzo circumstellare ricco di Idrogeno. Purtroppo la mancanza di immagini recenti del campo non permette una precisa datazione del fenomeno.

Discovery image della PSN J16554477+2615286.

Tutte le immagini di scoperta sono state ottenute con il telescopio da 50 cm f/4.6 dell'Osservatorio di Monte Agliale equipaggiato con camera CCD FLI Proline 4710 + focuser FLI PDF. Le esposizioni sono da 20 secondi non autoguidate e non filtrate.

Come accennato sopra, la prima parte dell'anno 2014 ci ha riservato anche alcune delusioni: si tratta di tre prediscovery che, per motivi diversi, non siamo riusciti a concretizzare. Tra queste vi è la Supernova 2014bg, scoperta da altri astrofili italiani: Villi, Bombardini e Benazzi. Il rammarico per la mancata discovery è mitigato dal conforto che la scoperta è rimasta comunque italiana.

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