Novembre 2006: con la L.R. 39/2005 - Capo VI - la Regione Toscana si è dotata di uno strumento per il controllo e l’abbattimento dell’inquinamento luminoso. Il testo detta le regole che occorre rispettare e far rispettare, in attesa che la Regione metta a punto lo strumento di pianificazione definitivo: il PIER, Piano di Indirizzo Energetico Regionale. Tali regole chiedono il rispetto di misure minime di protezione dall’inquinamento luminoso entro distanze ben precise da osservatori astronomici anche di tipo amatoriale, purché riconosciuti da apposite commissioni. Occorre sottolineare, tuttavia, che le indicazioni contenute nell'allegato A alla L.R. 39/2005 (http://www.oama.it/Legge%202005%20Capo%20VI.pdf) e quelle riportate nelle “Linee Guida per la progettazione, l’esecuzione e l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna” (http://www.oama.it/linee%20guida%202004.pdf) si applicano all'intero territorio regionale nel caso di nuove installazioni e prevedono una pianificazione, da parte dei comuni interessati, degli interventi da affrontare per l'adeguamento dei vecchi impianti.
E' importante sottolineare come l'abbattimento dell’inquinamento luminoso rappresenti un segno di progresso ed efficienza: un impianto non conforme alle norme sull’inquinamento luminoso è anche dispendioso dal punto di vista energetico e quindi rappresenta una fonte di inutile spreco delle risorse dei cittadini: la luce dispera verso l'alto non serve certamente ad illuminare strade, monumenti, insegne ecc. Spesso, al contrario, molti cittadini si lamentano del fastidiosissimo disturbo arrecato al buio della notte da impianti non idonei, che inviano fasci di luce nelle abitazioni private.
L'associazione ALERR Foundation e l'Osservatorio Astronomico di Borgo a Mozzano hanno intrapreso una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, delle amministrazioni e degli operatori dell'illuminotecnica, per quanto concerne la problematica dell'inquinamento luminoso e del risparmio energetico. Lettere dedicate all'argomento sono state inviate a svariate amministrazioni locali, agli installatori di impianti di illuminazione per esterni e agli organi di informazione. Chi desidera interessarsi attivamente alla questione può contattare i membri dell'Osservatorio Astronomico di Borgo a Mozzano o di ALERR Foudation per approfondimenti e chiarimenti.
Segue il testo pubblicato interamente sulle pagine de "Il Corriere di Lucca" e de "Il Corriere della Versilia" del 17/11/2006.
PROVINCIA
DI LUCCA: CRESCE L’INQUINAMENTO LUMINOSO
Nonostante le leggi regionali cerchino di limitarne
la diffusione, il fenomeno dell’inquinamento luminoso nella Provincia di Lucca
risulta in continua crescita. Lampioni, fari e faretti, installati dalle
amministrazioni pubbliche e da privati sono nella maggior parte dei casi
dispersivi verso l’alto del flusso luminoso prodotto, rappresentando così uno
spreco energetico e una copertura sempre più densa della volta celeste.
L’Osservatorio Astronomico di Borgo a
Mozzano è
stato inserito tra le stazioni osservative a favore delle quali spetta una
particolare forma di protezione dall’inquinamento luminoso: entro un raggio di
25 Km dall’Osservatorio “è vietato, per le nuove installazioni, ai
soggetti pubblici e privati l’impiego di fasci di luce di qualsiasi tipo e
modalità, fissi e rotanti, diretti verso il cielo o verso le superfici che
possono rifletterli verso il cielo”.
Esempi
di corpi illuminanti non rispondenti alle richieste della L.R.39/2005,
installati nella provincia di Lucca
Sebbene le indicazioni contenute nelle leggi della
Regione Toscana, siano chiare e consolidate, anche le recenti installazioni
evidenziano la scarsa attenzione delle amministrazioni pubbliche al rispetto di
tali norme: non solo è possibile individuare, nell’intero territorio della
Provincia di Lucca, numerosi esemplari di impianti di illuminazione per esterni
obsoleti che la Regione Toscana chiede di sostituire o comunque schermare, ma
negli ultimi mesi si è assistito all’installazione di nuovi impianti di
illuminazione stradale assolutamente non conformi alle indicazioni e quindi in
palese violazione delle norme.
E’
necessario che le amministrazioni locali prestino maggiore attenzione al
fenomeno e intervengano per:
·
sostituire o
schermare opportunamente gli impianti di illuminazione inquinanti, installati
dopo l’approvazione delle leggi regionali, e quindi non a norma;
·
procedere
all’adeguamento dei vecchi impianti di illuminazione per esterni, non
rispondenti alle misure minime di protezione dall’inquinamento luminoso
(globi, lanterne, lampioni con coppa sporgente prismata, proiettori installati
erroneamente, ecc.) secondo le modalità descritte nelle “Linee Guida
Regionali”;
·
adottare, nei
futuri interventi, impianti di
illuminazione per esterni conformi alle direttive contenute nell’allegato A e
nelle “Linee Guida” della L.R. 39/2005, in modo da rispettare pienamente le
leggi antinquinamento luminoso;
·
promuovere una
efficace sensibilizzazione dei cittadini e soprattutto degli operatori del
settore dell’illuminotecnica, visto che le norme si applicano, non solo ai
soggetti pubblici, ma anche a quelli privati.
Soluzioni
per una corretta illuminazione, in piena sintonia con la LR39/2005
Auspichiamo inoltre da
parte degli uffici tecnici competenti, una più attenta analisi e valutazione
dei dispositivi di illuminazione reperibili sul mercato da impiegare per
l’installazione di nuovi eventuali punti luce, in modo da realizzare
interventi in conformità alle indicazioni vigenti e quindi nel pieno rispetto
della legge. Ricordiamo
che, grazie a recenti deliberazioni della Giunta Regionale Toscana, sono
stati stanziati fondi regionali per la realizzazione di impianti di
illuminazione pubblica/privata in sintonia con le “Linee Guida”.
L’abbattimento dell’inquinamento luminoso rappresenta
anche un segno di progresso ed efficienza: un impianto non conforme alle norme
sull’inquinamento luminoso è anche dispendioso dal punto di vista energetico
e quindi rappresenta una fonte di inutile spreco delle risorse dei cittadini.
Le “Linee Guida” contengono ottime indicazioni tecniche,
in merito a quest’ultima problematica, quali, oltre all’uso degli adeguanti
impianti, l’applicazione delle tecniche di parzializzazione e la realizzazione
di cablaggi bi-potenza.
La
documentazione tecnica e tutta la normativa regionale può essere scaricata dal
sito dell’osservatorio www.oama.it sezione inquinamento luminoso.
Il
personale tecnico dell’Osservatorio Astronomico di Borgo a Mozzano, forte
dell’esperienza derivante dall’attività osservativa condotta presso la
specola e in continuo contatto con i maggiori referenti tecnici e scientifici
inerenti il tema dell’inquinamento luminoso, è a disposizione degli Enti
Locali per consulenze gratuite e per l’organizzazione di incontri e seminari.
ALERR FOUNDATION OSSERVATORIO ASTRONOMICO