Il nuovo look del telescopio Lotti 

    Giugno 2009: grazie agli aiuti giunti dalle amministrazioni locali e ad un importante contributo economico ottenuto da un ente esterno, è stato possibile compiere un significativo progresso tecnologico rappresentato dalla sostituzione della “gloriosa”, quanto ormai superata, camera CCD SBIG ST6 con un dispositivo moderno e molto più efficiente. Si tratta di una nuova camera CCD Proline e del relativo focheggiatore elettronico PDF, entrambi prodotti dalla Finger Lakes Instrumentation. La nuova camera monta il chip retroilluminato 4710 provvisto del trattamento Mid band, fabbricato dalla E2V. E’ caratterizzato da una matrice con 1024x1024 pixel, da 13 µm di lato. Questi valori permettono di ottenere, sul piano focale del telescopio Lotti, un campo di circa 20 arcmin e una scala di 1.16 arcec/pixel, che diventa 2.32 arcsec/pixel operando in binning 2x2. Quest’ultimo valore è pressoché identico a quello ottenuto con il vecchio CCD SBIG ST6, molto utile in alcuni tipi di attività, quale la ricerca di Supernovae, dove è preferibile sacrificare parte della risoluzione a vantaggio di una maggiore profondità e rapidità. Al contrario, per indagini più raffinate come quelle di tipo fotometrico ed astrometrico, la scala di circa 1 arcsec/pixel sarà preferibile.

 

proline 4710

proline

Due immagini che ritraggono la camera Proline ed il focheggiatore PDF installati sul telescopio Lotti.

L’efficienza quantica del nuovo sensore, superiore al 90% per un’ampia parte dello spettro visibile, permette di effettuare riprese digitali paragonabili a quelle realizzate precedentemente ma utilizzando tempi di integrazione molto più brevi. Se si aggiunge l’elevata velocità di scaricamento (dell’ordine del secondo) si comprende come, a parità di tempo osservativo, si riesca ad aumentare significativamente il numero delle immagini realizzabili. Questo fatto ci fa ben sperare per attività, quali la ricerca di Supernovae, dove l’”efficienza osservativa” dello strumento è fondamentale. Il focheggiatore PDF è un dispositivo adatto a sopportare il peso della camera Proline, anche con l’eventuale aggiunta della ruota portafiltri. E’provvisto di un sensore di temperatura che permetterà di implementare procedure automatiche di correzione del fuoco, in base ai cambiamenti termici dell'ambiente. Camera e focheggiatore sono controllabili con i più comuni software di gestione quali Maxim e CCDSoft. I programmi di automazione sviluppati all’osservatorio di Monte Agliale sono stati riscritti in funzione dei driver dei nuovi strumenti e si auspica che presto potranno tornare ad essere pienamente operativi. Il futuro acquisto di una ruota portafiltri e del relativo set di filtri fotometrici permetterà di portare a termine l’ammodernamento dei dispositivi di supporto. L’automazione sarà a quel punto completa, in quanto diverranno pianificabili anche intere sessioni osservative automatiche di tipo fotometrico.

telescopio lotti

Il telescopio Lotti equipaggiato con la nuova camera CCD FLI Proline 4710.

 

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