Transiti extrasolari 

    Febbraio 2008: con i primi mesi del nuovo anno anche a Monte Agliale si è “tentata” la ripresa di transiti di pianeti extrasolari: si tratta di un settore all'avanguardia dell’indagine astronomica e l’enorme sviluppo della tecnologia digitale ha messo a disposizione degli amatori la strumentazione idonea per intraprendere attività del genere. In diverse occasioni abbiamo potuto registrare il debolissimo calo di luminosità di una stella dovuto all’assorbimento della luce emessa e causato da un suo pianeta che le “passa davanti” durante il consueto moto di rivoluzione. L’aspetto suggestivo è che il fenomeno che abbiamo osservato avviene in sistemi solari diversi dal nostro: XO-2 è una stella che dista dalla Terra circa 500 anni luce e somiglia al nostro Sole per quanto riguarda dimensioni e temperatura. Possiede almeno un pianeta (scoperto nell’anno 2007 e chiamato XO-2b), di dimensioni paragonabili a Giove, che compie il suo moto di rivoluzione in circa due giorni e mezzo. Utilizzando il telescopio Lotti e un sensore digitale SBIG ST2000 abbiamo effettuato un gran numero di riprese digitali della stella la sera del 24/1/2008. Da una attenta e rigorosa analisi fotometrica delle stesse immagini abbiamo ricavato la curva di luce di figura 1. Emerge, in modo inequivocabile, il debolissimo calo di luminosità imputabile proprio alla occultazione provocata dal corpo freddo (il pianeta) che si frappone tra noi (osservatori) e la stella, durante il suo moto di rivoluzione. Gli orari previsti per l’inizio dell’immersione ed il termine dell’emersione (20.47 TU e 23.33 TU, rispettivamente) sono ben compatibili con i tratti “discendenti” e “ascendenti” della curva di luce.

transito extrasolare

Figura1: Il grafico rappresenta la curva di luce della stella XO-2 osservata il 24/1/2008: il calo di luminosità è imputabile all’occultazione della stella da parte di un suo pianeta.

La figura 2 mostra la curva di luce, ottenute con le stesse modalità, la sera dell’8/2/2008, relativa al transito di Gj436b: un pianeta più piccolo di Giove e che orbita attorno alla propria stella (Gj 436, distante una trentina di anni luce) ancora in circa due giorni e mezzo. Il transito di Gj 436b è molto più difficile da registrare, rispetto a quello di XO-2b, in quanto caratterizzato da una profondità fotometrica di soli 7 mmag. Nonostante la significativa dispersione che caratterizza questa curva, si può concludere che i dati sono compatibili con il fenomeno: dalle effemeridi si prevedeva l’inizio dell’immersione alle ore 23.25 T.U. ed il termine dell’emersione alle 00.57 T.U.

transito extrasolare

Figura2: Il grafico rappresenta la curva di luce della stella Gj 436 osservata in data 8/2/2008

Si tratta dei primissimi risultati ottenuti; auspichiamo di poter ulteriormente migliorare le metodologie di ripresa e le tecniche di analisi fotometrica per ottenere curve di luce ancora migliori e meno rumorose: l’interessantissimo scenario che si è aperto è quello relativo alla ricerca di fenomeni simili (cioè di transiti in sistemi extrasolari) ancora non scoperti!

 

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