BINOCOLI

Il binocolo è uno strumento di grande utilità per l’osservatore del cielo. Da una parte costituisce un mezzo per l’individuazione ed il riconoscimento dei campi stellari, dall’altra rappresenta un dispositivo ottico, largamente diffuso e di facile utilizzo, che potenzia l’osservazione visuale, permettendo di scorgere asterismi e oggetti di debole luminosità che l’occhio “nudo” non riuscirebbe a percepire. Un ulteriore elemento che contraddistingue tali strumenti è il notevole vantaggio offerto dalla stessa visione binoculare, rispetto a quella monoculare, nel cogliere fini e deboli dettagli in oggetti elusivi e di difficile osservazione.

Presso l’osservatorio di Monte Agliale sono disponibili binocoli 8X30, 7X50 e 20X80.

Figura 1: i binocoli 8X30 e 7X50.

 

 

Figura 2: il binocolo 20X80.

 

 

 

 

Il visore binoculare William Optics (figure 3 - 4), adoperato con un qualunque telescopio, consente di osservare comodamente con entrambi gli occhi. Il dispositivo impiega un particolare prisma ("beam splitter") che separa il fascio luminoso proveniente dal telescopio e invia, mediante altri prismi, due immagin identiche verso due oculari.

 

Figura 3: il visore binoculare William Optics.

 

Si ottiene la perfetta sovrapposizione delle due immagini mediante la regolazione della distanza interpupillare e delle differenze diottriche tra i due occhi, come in un comune binocolo. Una correttore ottico di tiraggio permette di estrarre il fuoco per consentire l'uso del visore anche con strumenti dotati di scarso "back focus"/ "side focus"; nello stesso tempo allunga la focale di un fattore 1.6X. Insieme al visore sono disponibili anche due oculari identici da 20 mm di focale a largo campo (serie SWAN).

A scapito di una leggera perdita di luminosità, dovuta alla divisione del fascio ottico, il guadagno di spettacolarità che deriva dall'osservazione con due occhi è rimarchevole. Soprattutto la visione di oggetti luminosi ed estesi come la Luna è resa entusiasmante dall'illusione di tridimensionalità, prodotta dalla visione binoculare.

 

Figura 4: il visore binoculare applicato al telescopio SC da 30 cm di apertura.

 

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