DISPOSITIVI OTTICI

Un adeguato set di oculari permette di fissare l’ingrandimento e la luminosità dell’immagine, in funzione del soggetto astronomico osservato. Oggetti di debole luminosità, come quelli tipici del cielo profondo (ammassi stellari, nebulose e galassie), vengono osservati con ingrandimenti non troppo elevati, in modo da mantenere una sufficiente luminosità del soggetto. Nell’osservazione lunare o planetaria, vista la maggiore luminosità, è possibile “forzare” l’ingrandimento fino ai limiti consentiti dalla turbolenza atmosferica (seeing). In questo modo risulta agevole distinguere anche visualmente dettagli planetari, e ovviamente, quelli della superficie lunare.

Poiché l’ingrandimento angolare  è determinato dal rapporto tra la lunghezza focale dell’obiettivo del telescopio e della lente oculare è possibile disporre di una gamma di ingrandimenti utilizzando oculari con differenti lunghezze focali.

Presso l’Osservatorio di Monte Agliale sono disponibili oculari Meade con diverse lunghezze focali insieme a vari raccordi, guide fuori asse e filtri lunari e nebulari. Le configurazioni ottiche degli oculari sono quelle Kellner, Plössl, Huygens.

Figura 1: oculari, filtri e dispositivi di adattamento.

Un duplicatore di focale è un sistema ottico che permette di raddoppiare la lunghezza focale dell’obiettivo del telescopio. Questo dispositivo, sebbene introduca (almeno in parte) forme di aberrazioni ottiche, costituisce un ulteriore strumento per variare l’ingrandimento e la luminosità dell’immagine.

Figura 2: il duplicatore di focale Meade.

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